Oggi voglio proporvi il mio pane ebraico in versione dolce la Challah.
Vi ricordate di Re- Cake 2.0 ?
Non vi ho forse raccontato che durante l’ultima sfida, quella dei Macarons, ho vinto!
La prima vittoria non si dimentica mai, grazie ancora a tutte le admin del gruppo Carla Claudia Giulia Ileana Sara e Silvia,
Sono veramente contentissima perche’ non me l’aspettavo davvero e poi con i macaron, che io amo, è stata una grande soddisfazione
Questo mese invece si comincia con un lievitato.
La Challah è il pane tradizionale ebraico che viene mangiato in occasione dello Shabbat (il Sabato appunto)
Premetto che non conoscendo la cucina ebraica in modo impeccabile, ho preferito informarmi tramite riviste, libri e chiedendo delucidazioni preziose a Jasmine e Manuel, coloro che da anni sono gli autori del loro food blog Labna.it
La cucina ebraica è estremamente varia e originale e le regole alimentari formulate nella Bibbia hanno imposto i confini di questa cucina. Esistono diversi divieti, tra cui la carne di maiale e altri tipi di carne.
Il divieto di commistione fra carne e latte, invece, deriva dal versetto biblico “Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre (Esodo 23, 19), che i rabbini e i maestri delle tradizione hanno intepretato in senso restrittivo proibendo qualunque contatto tra le due categorie di alimenti carne e latte.
La vita ebraica tradizionale è segnata dallo scorrere delle giornate, scandita da tre momenti quotidiani dedicati alla preghiera.
Le feste e le ricorrenze sono infatti momenti di memoria e di celebrazioni ma anche e soprattutto di immedesimazione nella storia.
Shabbat
La celebrazione più solenne e maestosa di tutte è il Sabato, in ebraico Shabbat,
Non bisogna dimenticare infatti, che in ottemperanza al versetto biblico che dice “E fu sera e fu mattino: il primo gorno ” (Genesi 1, 5 ) il giorno ebraico inizia e termina al tramonto.
Per questo il Sabato comincia al tramonto del venerdi.
E’ memoria del riposo divino nel settimo giorno della Creazione (la Bibbia fa iniziare la settimana di Domenica, giorno primo in ebraico),
Il venerdi, gli ebrei osservanti, dopo il tramonto del sole, interrompono le consuete attività quotidiane perché ha inizio lo Shabbàt; recitando una preghiera, il kiddush, ringraziando Dio di aver creato il mondo e benedicendo il vino e il pane, la Challah precisamente.
E’ un momento di festa che dura fino al tramonto del giorno dopo e durante il quale agli ebrei non è permesso compiere qualsiasi lavoro, qualsiasi opera che venga a modificare l’ordine e lo stato delle cose, quindi per ogni singolo componente della famiglia non è consentito lavorare, ne accendere la luce o la tv, usare l’auto o qualsiasi altra tecnologia.
Non è consentito nemmeno cucinare.
Stare insieme a tavola è un momento importane, ci si ritrova con tutti i membri della propria famiglia, secondo una tradizione antichissima che risale ai tempi della Bibbia.
Se l’aspetto gastronomico è dunque importante, i piatti dello Shabbàt che costituiscono la cena del venerdì, la colazione e il pranzo del sabato, devono essere cibi che, preparati con anticipo, possano essere ancora più buoni e che possono essere lasciate in caldo su di una piastra elettrica anche 20 ore di seguito.
Ovviamente la piastra deve essere accesa il venerdì sera.
Vi presento la mia Challah pane Ebraico
Una treccia dalla consistenza tipo pan brioche ma molto più soffice.
Challah pane Ebraico
Per 2 Challah
una di 24 cm di diametro e una da 20 cm
INGREDIENTI:
- 500 gr di farina (ho usato 380 gr di manitoba e 120 gr di farina 0)
- 10 gr di sale
- 25 gr zucchero semolato
- 9 gr di lievito secco attivo
- 1 uovo grande
- 40 ml di olio vegetale
- 40 gr miele d’acacia
- 60 ml di acqua tiepida (io ho usato 160 ml di acqua tiepida)
- 2 cucchiai di miele diluito con 1 cucchiaio di acqua bollente per lucidare la Challah subito dopo la cottura in forno
- Setacciate la farina nella ciotola, aggiungete il sale e mescolate bene.
- Aggiungete il lievito e mescolate ancora fino a quando sarà completamente incorporato.
- Ora lo zucchero, l’uovo, l’olio e il miele e impastate.
- Infine inserite gradualmente l’acqua fino a quando l’impasto è morbido.
- Ungete una ciotola con un po’ di olio, formate una palla con l’impasto, ungete leggermente anche l’impasto, coprite con pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio, circa un’ora – un’ora e mezza.
- Coprite e lasciate lievitare 1 ora in forno coperto da pellicola con luce accesa (per avere una temperatura costante)
- Ora rivestite una teglia con carta forno e ungete i lati.
- E’ consigliabile usare uno stampo per ciambella, se non l’avete non preoccupatevi.
- Potete usare una semplice tortiera rotonda e mettete in mezzo una mela o una coppa pasta di 5 cm. di diametro.
- Dividete l’impasto in 2 parti uguali e stendete ogni parte fino a quando non si raggiunge uno spessore di mezzo cm (o anche meno).
- Per fare le rose: utilizzate quattro cerchi di 10-12 cm di diametro e metteteli in fila, uno sopra l’altro, affinché ogni cerchio si sovrapponga a quello sotto di esso.
- Rotolate delicatamente sulla superficie di lavoro.
Usando un coltello affilato, tagliate il rotolo a metà.
Posizionate ogni pezzo, con il lato piatto verso il basso nella teglia, lasciando circa 2-3 cm tra loro.
Ripetete i passaggi precedenti per fare piu’ rose possibili in modo da riempire la teglia.
Nel frattempo scaldate il forno a 180 °C.
Cuocete la Challah in forno per 25 min. fino alla doratura.
Durante la cottura, preparate la glassa: mescolate il miele con l’acqua bollente.
Quando la Challah è cotta spennellatela con la glassa di miele.
PROCEDIMENTO BIMBY
- Mettete nel bimby il lievito con l’acqua calda 2 min. a vel. 3
- Unite la farina, il sale, l’olio e lo zucchero e il miele 4 min. a vel.
SPIGA.
- Dopo 1 min. inserite, con lame in movimento, l’uovo.
- Mettete l’impasto in una ciotola unta con un filo d’olio e lasciate riposare 10 min. coprendo con un panno umido.
- Dopo 10 min. lavorate con le mani l’impasto e lasciate riposare per altri 10 min.
Non avendola mai mangiata ho preferito provare la versione dolce, ma proverò senz’altro anche la versione salata.
Mi ha sorpreso moltissimo per il suo essere soffice e morbido.
E’ molto più buono del semplice Pan Brioche
Ogni ospite potrà prendere una rosa di Challah e farcirla con marmellata o qualsiasi altra crema
Due piccoli consigli
La Challah richiede l’uso dell’olio quindi diffidate da chi consiglia l’uso del burro o del latte o dello yogurt. Nella tradizione ebraica come spiegato prima non è assolutamente consentito.
Come già scritto si presta moltissimo sia come dolce che come salato.
A voi la scelta,
Dai, provarci anche TU! Se ti fa piacere, ricorda di mettere un bel like alla nostra pagina facebook e instagram per essere sempre aggiornato tra CONSIGLI RICETTE E VIAGGI ! Dimenticavo!! Ricordati di scattare una foto condividerla sui tuoi social, taggando @zuccheroevaligia e #incucinaconzuccheroevaligia così potrò vedere le tue foto, per qualsiasi dubbio scrivimi su @zuccheroevaligia o selenemazzei@libero.it
Con questa ricetta partecipo a
Re-Cake #10
Fonti
Cucina Ebraica Fabbri Editore
Food Blog Labna.it